Informazioni varie
Caratteristiche della casa
Impianto di riscaldamento e di condizionamento della casa
Impianto elettrico
Pertinenze e servizi della casa
Attrezzature e servizi
Ubicazione e dintorni della casa
Numero camere
Dimensioni media camere
Accessori igienico sanitari
Attrezzature e servizi camere
Arredamento - tipologia camere da letto
Pulizia Locali
Servizi
Temi di viaggio - il luogo
Temi di viaggio - tipo di centro abitato
Temi di viaggio - caratteristiche della zona
Temi di viaggio - caratteristiche della casa
Itinerari Classici e Monumenti da non perdere per chi visita Montecatini Terme.
Le chiese di Montecatini Terme
La chiesa dei Santi Jacopo e Filippo di Montecatini, la chiesa di San Pietro Montecatini Alto, il convento e chiesa di Santa Maria a Ripa...
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La villa Forini Lippi ospita oggi la biblioteca; il palazzo Comunale di Montecatini Terme...
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Gli stabilimenti termali
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Funicolare
La funicolare unisce Montecatini Alto e Montecatini Terme, al tempo della sua costruzione conosciuta come Bagni di Montecatini. Il progetto venne affidato all'ingegnere Alessandro...
Itinerari insoliti a Montecatini Terme e dintorni.
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Il mezzo più comodo per muoversi a Montecatini Terme.
A PIEDI, TRENO, MOTO, BICICLETTA, MACCHINA
I Ristoranti consigliati, le trattorie caratteristiche, le dolcerie, bar a pub consigliati.
•ABETONE regina Recensisci
•BUGGIANO la taverna del vin vino Recensisci
•BUGGIANO lago azzurro Recensisci
•BUGGIANO tarabaralla Recensisci
•LAMPORECCHIO antico masetto Recensisci
•LAMPORECCHIO pizzeria il cacciatore Recensisci
•LAMPORECCHIO sciuscià Recensisci
•MARLIANA locanda zacco Recensisci
•MASSA E COZZILE casorino Recensisci
•MONSUMMANO TERME la foresteria di monsummano alto Recensisci
•MONTALE locanda la rotonda Recensisci
•MONTECATINI TERME da simone Recensisci
•MONTECATINI TERME gatto bianco Recensisci
•MONTECATINI TERME i girasoli Recensisci
•MONTECATINI TERME la barca Recensisci
•MONTECATINI TERME pizzeria da pierino Recensisci
•MONTECATINI TERME w. o. w. (windows on the world) Recensisci
•PIEVE NIEVOLE testamatta Recensisci
•PISTOIA 44° parallelo Recensisci
•PISTOIA baldo vino enoteca Recensisci
•PISTOIA caffe la corte Recensisci
•PISTOIA corradossi Recensisci
•PISTOIA il carbonile Recensisci
•PISTOIA il postino Recensisci
•PISTOIA la bottegaia Recensisci
•PISTOIA lago giardino Recensisci
•PISTOIA osteria la limonaia Recensisci
•PISTOIA s. jacopo Recensisci
•PISTOIA toscanelli Recensisci
•PISTOIA villa paradiso Recensisci
•QUARRATA la lanterna blu Recensisci
•SERRAVALLE PISTOIESE agriturismo buenavista Recensisci
•SERRAVALLE PISTOIESE piscine cantagrillo Recensisci
•SERRAVALLE PISTOIESE tasselli Recensisci
•SERRAVALLE PISTOIESE trattoria da marino Recensisci
Una giornata "tipo" per godere pienamente della bellezza dei nostri luoghi, dalla colazione a notte fonda.
ITINERARI IN TOSCANA
ITINERARI IN TOSCANA: IL PARCO DI PINOCCHIO COLLODI
Per la gioia di grandi e piccini una giornata divertentissima ripercorrendo le vicessitudini del burattino più famoso al mondo famoso in tutto il mondo per la FAVOLA DI PINOCCHIO. Visiona l'itinerario Parco di Pinocchio
ITINERARI IN TOSCANA: IL GIARDINO DI VILLA GARZONI
Il Famoso Giardino di Villa Garzoni, di stile barocco è uno dei giardini più belli di tutta Italia. Giochi di colori e di fontane si uniscono a splendide statue.
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ITINERARI IN TOSCANA: PESCIA LA CITTA' MEDIEVALE
Bellissima città medievale ancora sconosciuta al turismo di massa, ma proprio per questo da visitare, Pescia regala al turismo quel fascino antico delle piccole vie e dai percorsi inediti assolutamente da visitare. Visiona l'itinerario Pescia
ITINERARI IN TOSCANA: VALDARNO INFERIORE E MONTELUPO FIORENTINO
Alla ricerca di un itinerario insolito nella terra del Museo di Leonardo e del Museo del Vetro.
ITINERARI IN TOSCANA: GARFAGNANA - Mediavalle del Serchio Ponte del Diavolo
Partendo da Pescia passando dalle bellissime strade interne si arriva in Garfagnana Lucca incrociando Il Ponte Del Diavolo, Calstelvecchio Pascoli con la casa Museo di Giovanni Pascoli, il solitario Eremo dei Colomini e Vagli, il magico paese sommerso.
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ITINERARI IN TOSCANA LUCCA: le mura, il centro storico e le chiese
Un percorso inedito che unisce le bellezze di Villa Garzoni a pochi chilometri da Pescia e la vicinissima Lucca con le sue antiche Mura e la bellissima Piazza Anfiteatro la tipica piazza circolare tra le più belle in Italia.
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ITINERARI IN TOSCANA COLLODI BUTTEFLY HOUSE La Casa delle Farfalle al Giardino di Villa Garzoni, una esposizione di farfalle da tutto il mondo.
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ITINERARI IN TOSCANA: Tour Medievale nei paesini della Toscana: un giro nella Toscana inedita, i paesi medievali meno conosciuti ma di una bellezza caratteristica unica.
Visita i 5 paesi, uno attaccato all'altro, collegati dalla splendida campagna Toscana.
ITINERARI IN TOSCANA Le ville Lucchesi: Tour turistico delle Ville Lucchesi tutte vicinissime al Parco di Pinocchio, un insieme di giochi d'acqua, parchi caratteristici e loro; le antiche ville; un tempo residenze dei nobili lucchesi.
ITINERARI TURISTICI IN TOSCANA
Una giornata nella Toscana meno conosciuta.
E' con estremo piacere che presentiamo 21 proposte di itinerario in parte inedite che collegano Collodi, patria di Pinocchio ad alcune località della Toscana meno conosciuta ma non per questo meno suggestiva.
PUNTO DI PARTENZA: COLLODI
Collodi con la sua posizione strategica al centro delle direttrici, rappresenta una partenza ideale.
Il Complesso Monumentario del Parco di Pinocchio, il Giardino di Villa Garzoni con la sua BUTTERFLY HOUSE ed il Borgo Antico vi completano la mattinata e vi portano fino all'ora di Pranzo.
Quale migliore occasione di questa per fermarsi al Ristorante Osteria del Gambero Rosso, immersi nella Fiaba, nella splendida struttura progettata dal Famoso Architetto Giovanni Michelucci.
L'Osteria del Gambero Rosso propone alcuni menù studiati nei minimi dettagli per ritemprarvi, assicurandovi un servizio veloce e cortese ed esperti chef Vi assicurano porzioni abbondanti e ricette genuine.
Per coloro che volessero riservare un pò di tempo in più alla TRADIZIONE ENOGASTRONOMICA TOSCANA, il Ristorante Cecco di Pescia, fondato nel 1906 e dunque ricco di storia e tradizione, che si trova nella centralissima Piazza Mazzini di Pescia, presta una particolare attenzione alle ricette con ingredienti tipici come i Fagioli degli areti di Sorana IGP, gli ASPARAGI DI PESCIA e i FUNGHI PORCINI.
Il Cadenzare delle stagioni porta sempre nuove proposte, nel rispetto dei piatti tradizionali come il Pollo al Mattone o la Cioncia.
Dove acquistare a Montecatini Terme: prodotti tipici, cantine, botteghe, souvenir particolari.
MERCATINI GROCCO C/O STABILIMENTI EXCELSIOR - SALUTE
Le origini di Montecatini Terme.
Montecatini Terme si trova all'interno della Valdinievole infatti fa parte degli undici comuni che la compongono. La presenza dell'uomo nella Valdinievole è molto antica. Probabilmente fin dal Paleolitico la regione fu frequentata da cacciatori itineranti, ma è solo a partire dal Mesolitico che numerosi insediamenti sono ben testimoniati, specialmente nella fascia montuosa. Ha inizio così la storia di questa valle così ricca di risorse e scenario di molte lotte nei secoli che l'hanno portata a noi così come oggi la vediamo e la viviamo. Agli inizi del XIV secolo ai confini della Valdinievole si affacciò una nuova potenza: Firenze. I Fiorentini come prima cosa indebolirono quelle che fino al loro arrivo erano state le potenze dominatrici della Valle, Siena e Arezzo. Ma proprio mentre Firenze stava per realizzare i suoi progetti di dominio, nel nord-ovest della regione una rivolta di ghibellini nei primi anni del Trecento riuscì a rallentare tale processo. A capo di tale rivolta vi era Uguccione della Faggiola, che nel 1312 divenuto vicario imperiale e signore di Pisa e Lucca, minacciò direttamente Firenze. La guerra fu inevitabile visto che da tale scontro dipendeva il dominio dell'intera regione Toscana. L'anno decisivo fu il 1315 Uguccione tentò di assediare Montecatini, roccaforte strategica, ma proprio grazie alla sua ottima posizione e all'aiuto degli alleati fiorentini, l'assedio fallì. Il 29 agosto sotto le mura di Montecatini vi fu lo scontro decisivo. L'esercito guelfo (fiorentini e alleati) fu preso di sorpresa da quello ghibellino di Uguccione e dopo molti scontri, fatti di migliaia di perdite e di prigionieri, videro i ghibellini uscirne vincitori. Il 31 agosto anche Montecatini si arrese. L'anno successivo Uguccione fu costretto a fuggire e prese il suo posto Castruccio Castracani degli Antelminelli. Quest'ultimo divenne prima signore di Lucca poi di Pisa e riuscì ad estendere il suo potere in Toscana sempre di più. Nel 1323 Castruccio tentò di impadronirsi di una delle roccaforti di Firenze, Fucecchio, ma ferito fu costretto a
ritirarsi, iniziò così una lenta ma inesorabile ripresa del potere fiorentino. Nei secoli dopo le evoluzioni e le guerriglie continuarono nella Valdinievole ma dobbiamo aspettare il Cinquecento per ritrovare Montecatini protagonista diretta di un importante episodio. Nel 1530 ai piedi di Montecatini si provvide a contenere in vasche i bagni termali, che avevano assunto i nomi di "mediceo" o "tondo", e "dei merli" o "della rogna". La zona era comunque rimasta insalubre a causa del ristagno delle acque e agli imprenditori locali si erano affiancati quelli stranieri; Grazie al Granduca Leopoldo che fece costruire dei canali per lo smaltimento delle acque il territorio fu recuperato, inoltre per facilitare l'uso delle sorgenti termali fece costruire degli stabilimenti: Tettuccio 1779, Bagno Regio 1773 e le Terme Leopoldine 1775. Un'altra guerra vide nuovamente Montecatini al centro di una disputa, essa iniziò nel 1554 e come protagonisti aveva da una parte Cosimo dei Medici e dall'altra Pietro Strozzi rispettivamente rappresentanti di Firenze con alleanza ispanica e di Siena con alleanza francese. Cosimo voleva conquistare Siena per estendere il proprio territorio, e Siena come risposta l'11 giugno 1554 partì alla conquista della Valdinievole. Pietro Strozzi riuscì a conquistare la Valle a poco a poco ma inesorabilmente, provocando la ritirata dell'armata ispano-medicea verso Pistoia, e così il 21 giugno dello stesso anno anche Montecatini fu occupata, con solo centocinquanta cavalli franco-senesi. Montecatini non si oppose, anche perché un certo Cornelio Bentivoglio, precedette lo Strozzi diffondendo la notizia che egli fosse un liberatore. Montecatini un tempo fortezza inespugnabile versava ormai in cattive condizioni causate dal degrado stesso e dalle dure prove sostenute nei secoli di battaglie. Così quando i medici con le loro truppe tornarono all'attacco Montecatini ricadde sotto mani medicee che la saccheggiarono senza pietà portando via persino porte e finestre. Ma Cosimo non contento e pieno di rancore per Montecatini che prima si era lasciata conquistare senza opporre resistenza e poi aveva combattuto per non tornare sotto il dominio dei Medici, ordinò di "sfasciarla dalle fondamenta"; e così per giorni e giorni ottocento uomini si accanirono contro mura, torri e case; dalla distruzione si salvarono solo centosessanta abitazioni, tre conventi, il palazzo del Podestà e il palazzo di Giustizia (per ulteriori informazioni su ciò che rimane oggi del Castello di Montecatini vedere Storia di Montecatini Alto).
I secoli trascorsero più o meno tranquilli fino ad arrivare agli inizi del XX secolo, più precisamente 1905, quando quello che un tempo era stato un piccolo borgo ai piedi del colle di Montecatini divenne "Comune di Bagni di Montecatini". Questo nome però non ebbe fortuna, e fu mutato in seguito in quello attuale. Agli inizi del secolo l'offerta turistica si era perfezionata e diversificata. Gli alberghi erano cresciuti per numero e qualità, era inoltre sentita la necessità di abbinare alle cure il divertimento, il relax,
lo sport. Erano perciò sorti ristoranti alla moda, teatri, locali notturni, un casinò e personaggi famosi iniziarono a frequentare la città. Fra la fine dell'Ottocento e primi decenni del Novecento era facile incontrare, nei viali alberati, nei parchi o nei locali, personaggi come Giuseppe Verdi, Pietro Mascagni, Ruggero Leoncavallo, Trilussa, Beniamino Gigli o Luigi Pirandello. Grazie a loro Montecatini diventò un punto di incontro di fama internazionale: vi si discuteva di politica, si concludevano affari. La sua fama crebbe al punto che, nel 1926 registrò ben settantacinquemila presenze, una cifra ragguardevole per quell'epoca. Ad arrivare ad oggi Montecatini ha avuto periodi buoni e periodi meno felici come tutte le città italiane e turistiche d'Italia, da un periodo non esattamente splendido ne sta uscendo ora, si sta riprendendo proprio perché (come lo dimostra il fatto che state leggendo questi cenni storici) si sta adeguando al mondo che cambia più velocemente di prima, e lo sta facendo anche tramite internet e la collaborazione di tutti i suoi cittadini e di coloro che come voi vengono a visitarla aumentando l'incentivo a riportarla allo splendore dei primi anni 20.
Il Piatto tipico. Le ricette delle Feste a Montecatini Terme.
Le prelibatezze della tradizione gastronomica toscana esaltano il gusto degli avventori con prodotti semplici e genuini tra i quali spiccano l’olio d’oliva, i fagioli di Sorana, il pecorino al latte crudo, la farina di castagne, solo per citarne alcuni (si pensi che nella provincia di Pistoia ci sono ben 92 prodotti tipici tra i Tradizionali, i Doc, i Docg, i Dop, gli Igt e Igp e nell’arco dell’anno si svolgono 44 sagre loro dedicate). La “Chocolate Valley” nel cuore della Toscana.
L’arte della lavorazione artigianale del cioccolato fa della Valdinievole un luogo non solo da scoprire per le sue ricchezze naturali e artichettoniche, ma tutto da gustare e meta preferita per i golosi di tutto il mondo! Proprio qui si concentrano maestri cioccolatai di fama internazionale, come Slitti, De Bondt, Catinari, Mannori, Corsini, La Molina, solo per fare qualche nome. Artisti del gusto che sperimentano abbinamenti sempre nuovi dando forma alla qualità eccelsa che li contraddistingue. Tra il sacro e il profano… dall’ostia al Brigidino.
I Brigidini sono un dolce tipico di Lamporecchio, uno dei comuni della Valdinievole; cialdine friabili e ghiotte fatte di zucchero, farina, uova ed essenza liquida di anice (ma vanno bene anche i semi). Sono la specialità tipica delle fiere, preparati all’istante grazie ad una macchina apposita e venduti in sacchetti trasparenti, sono ottimi mangiati caldi! La leggenda vuole che la ricetta sia stata inventata dalle monache devote a Santa Brigida, che le dettero il nome.
La tradizione di Montecatini in una cialda dal sapore inconfondibile!
Non si è veramente stati a Montecatini Terme senza aver gustato una di queste fantastiche cialde con il gelato o anche con tanta panna! E’ una ricetta davvero ingegnosa: due dischi friabili ma compatti di wafer ripieni di mandorle pugliesi tritate e zucchero. Sono ottime anche da sole, ma si possono accompagnare con il thé, cioccolate calde o vin santo.
Il fagiolo di Sorana: una vera e propria vocazione.
E’ un prodotto tipico della Svizzera Pesciatina e deve le sue particolari caratteristiche al terreno in cui viene coltivato, il cosiddetto “ghiareto”, suolo di natura alluvionale ricco di sabbia e ghiaia lungo il torrente della Pescia, ma lo si può trovare anche in “vigna” o in “poggio” (come si dice in Toscana). Agosto e settembre i mesi per la raccolta, rigorosamente a mano, dopodiché sono lasciati essicare al sole per 3/4 giorni. Vengono poi confezionati con l’aggiunta di grani di pepe, radici di valeriana o foglie di alloro. Provateli a cucinarli nel fiasco o nel coccio, direttamente in un angolo del camino come facevano una volta, e assaggiatene la gustosa semplicità anche solo su una fetta di pane bene arrostita.
I sapori dell’autunno: le castagne.
Le colline della Valdinievole sono ricche di castagneti spontanei che in autunno ne trasformano il paesaggio, colorandolo di tutte le sfumature dell’oro. Ed è proprio questo il momento giusto per passeggiare per i sentieri di bosco, magari con un cestino sotto braccio, e raccogliere questi preziosi frutti racchiusi in pungenti gusci.
Ingrediente principale della cucina povera dei nostri nonni, la farina di castagne è un alimento ad alto valore nutritivo che in cucina sa dare molte soddisfazioni: come il neccio, con ricotta o nutella, e il castagnaccio. Ogni anno, nei borghi della Svizzera Pesciatina, si organizzano sagre per degustare le tipiche “Frugiate”, le caldarroste locali arrostite (“bruciate”) su un tegame col fondo forato.
La Valdinievole lungo le strade dell’olio e del vino.
Olio e vino sono gli ingredienti segreti della buona tavola toscana. E tra settembre e ottobre è possibile averne un assaggio praticamente ovunque. Molti frantoi offrono una degustazione del vino novello e dell’olio “novo”, proponendo i piatti tipici della cultura contadina: ribollita, fagioli e soprattutto la “Fettunta”, la tipica fetta di pane grigliato, aglio strusciato, sale, pepe e olio extravergine di oliva. Il tutto accompagnato da un buon vino, rosso e profumato, e completato da un’atmosfera rustica e genuina.
Tra le coltivazioni di ulivi e vigne si aprono suggestive strade da percorre a piedi o in bicicletta, per ritrovare il contatto con la natura e godere degli scenari più autentici della Toscana, un territorio di antichi e preziosi frutti.
Le Feste e le Ricorrenze particolari a Montecatini Terme.
SANTA BARBARA PATRONA DI MONTECATINI E PROTETTRICE DEI POMPIERI
http: //www. teleagenda. it/toscana/pistoia/
Cosa si usa fare in occasione delle Festività.
http: //eventi. saimicadove. it/Toscana/eventi_in_toscana. html
Leggende legate a Montecatini Terme e personaggi che vi hanno vissuto.
C'era una volta un’area geografica conosciuta col nome di Valdinievole. Gli antichi Romani la chiamavano Vallis Nebulae e la descrivevano come un territorio, in parte pianeggiante in parte montuoso, solcato da ruscelli deliziosi che, scivolando lungo i fianchi selvosi delle colline circostanti, andavano a perdersi svelti e silenziosi fra i platani, le canne ed i ranocchi di un esteso acquitrino, spesso avvolto dalla nebbia, chiamato Padule di Fucecchio.
Secondo un passo della Genesi, riportato nei rotoli del Mar Morto, la creazione del mondo sarebbe avvenuta non tutta insieme, come si è sempre creduto, ma un po' alla volta; e sarebbe iniziata (è incredibile!) proprio dalla Valdinievole. Infatti, in uno di questi rotoli si legge: "Molto prima che il mondo fosse creato nella sua interezza, Dio volle sperimentare la bontà del suo progetto, cominciando a creare il primo modulo del mondo in cui viviamo. Egli, un giorno in cui si sentiva particolarmente ispirato, additando con l'indice della mano sinistra un punto dell'universo, disse: "Sia fatta la Valdinievole! E la Valdinievole fu. " E' così che nacque la prima "fetta" di mondo, costituita dal padule e dalle colline che ne costituivano al tempo stesso il coronamento e la fonte di ricchezza.
All'alba del giorno dopo Dio, accorgendosi che la Valle risultava troppo brulla e desolata, ordinò: "Le acque si riempiano di pesci e gli uccelli volino nel cielo. Così il padule si riempì di pesci grandi e piccoli che guizzavano nell'acqua, e il cielo di uccelli dai colori sgargianti che si inseguivano veloci e festanti nell’aria". L'indomani, dopo essersi riposato, Dio volle che la pianura e le colline circostanti non solo fossero ricoperte di vegetazione, ma che si popolassero anche di tutte le specie di animali che noi conosciamo. Poi, avvedendosi che mancava qualcuno che potesse apprezzare e utilizzare le ricchezze da Lui create, si chinò, raccolse un pugno di polvere dal suolo e con essa modellò il primo valnievolino esistente al mondo. Costui, appena si alzò da terra, guardandosi attorno esclamò: "Oh, che ci fo' qui solo in questa valle!?" Era nato il primo brontolone. Dio lo sentì e, da "Persona" intelligente qual è, capì subito di che cosa aveva bisogno. Così, mentre egli dormiva, gli tolse una costola e con essa fece una donna che vivesse con lui. Era nata Ni-Eva-lina. la prima martire della storia. Con quest'ultimo atto di creazione la Valdinievole era finita. Dio, poi, vedendo che tutto era ordinato, bello e perfetto, decise di completare la sua opera e così, a questa sua prima creazione, aggiunse le parti del mondo che ancora mancavano. Il pianeta Terra era finalmente completo.
Questo è quanto si sa circa le origini bibliche e mitologiche della nostra Valle. La storia, invece, nella sua fredda e scarna essenzialità, ci fornisce altre notizie, e ci informa che il posto in cui viviamo, in virtù della sua bellezza e collocazione geografica, fu ambito da molte popolazioni, venute anche da lontano. Esso, infatti, divenne territorio di conquista non solo degli etruschi e dei romani, che aspiravano al possesso delle sue risorse, ma, in epoca più tarda, anche dei fiorentini, dei pisani e dei lucchesi che si affrontarono più volte nella sua piana e sui suoi colli per contendersi il territorio a colpi di spada e di alabarda.
In un documento del tardo Medioevo, ritrovato proprio in questi giorni in un anfratto delle sue colline, un cronista del posto, un certo Egisto Sigismondo da Buggiano, così ci parla degli abitanti della Valdinievole: "Le genti che ivi menavano la loro vita, sapeano utilizzare sapientemente tutte le risorse che domineddio aveva elargito a esto loco; et elli sapeano di caccia, di pesca, di agricoltura et sapeano maneggiare la copiosa paglia de la valle ne la fatturatione di panche, cestelli et cappelli che niun pisano, lucchese et fiorentino facea mancare in la su la propria casa e in su la propria testa. In niuna de le sontuose magioni de la tosca terra mancava un arredo, una suppellettile, un ricamo che non fussono stati fatti da le mani d'oro de le femine assai semplici, virtuose et belle, tanto che Michelangiolo et Botticelli erano adusi prendere ispirazione quivi per dipingere angeli et madonne". Come sappiamo, Dante Alighieri, che non era di questa valle, transitandovi con Uguccione della Faggiula, signore di Pisa e di Lucca, ebbe ad esclamare: "Dopo l'inferno di Florentia, ecco il paradiso che io vo' cercando" E mentre si dissetava alla purissima sorgente che sgorga sotto i colli di Buggiano, cominciò a scrivere i noti versi: "O cara, o dolce fonte in sotto il monte//che di verzura e fior se' adornata, //fa' lo mio intelletto, in su la fronte, //cantar d'amore per la mia donna amata".
Nei secoli che seguirono, la storia della Valle fu tutta un alternarsi di periodi di guerra e di pace, di sudditanza e di autonomia, di crisi e di prosperità; tuttavia, in ogni circostanza, mai i valligiani smarrirono la loro identità né persero la capacità di adeguarsi ai cambiamenti dei tempi, come è attestato dai ciclopici lavori eseguiti per prosciugare i suoi acquitrini, dalla costruzione del meraviglioso complesso termale di Montecatini Terme, dalle prestigiose cartiere della Svizzera Pesciatina, dalle serre costruite qua e là nella Valle e dalle tante industrie calzaturiere di Monsummano Terme che tanto lavoro diedero perfino agli immigrati venuti dal Mezzogiorno d'Italia. Tuttavia, i cambiamenti che rischiarono di compromettere l'integrità e l'identità dei suoi abitanti furono quelli che intervennero alla fine del XX secolo allorché popolazioni straniere, calate dall'Est europeo, dall'Africa, dal Sud-America e perfino dalla lontanissima Cina, "invasero" questo posto, occupandone marciapiedi, piazze e mercati che finirono col diventare spazi commerciali di prodotti taroccati. E il valnievolino, anche questa volta, diede prova di sapersi adeguare ai cambiamenti del mondo e di saper fraternizzare con i nuovi stranieri così come secoli prima aveva fatto con i romani, i francesi, i pisani e i fiorentini che da invasori e padroni della Valdinievole finirono col diventarne parte costitutiva ed integrante.
A questo punto la storia, anzi la favola della Valdinievole si interrompe e si perde tra le nebbie del tempo, lasciando a ciascuno di noi la libertà di immaginare quando, dove e come si siano smarrite le sue tracce.
La leggenda vuole che il Creatore dell'universo, essendosi accorto che il pianeta Terra era in pericolo e non più in grado di dare sicura ospitalità agli abitanti della Valdinievole, abbia ordinato ad una schiera di angeli di avvolgerla in un immenso lenzuolo bianco e di trasportarla in una costellazione della nostra galassia (sembra si tratti della Costellazione del Cigno), per dar vita ad altri mondi simili a quello intorno al quale Egli aveva creato originariamente la Valdinievole. Adesso I valnievolini vivrebbero là, felici e contenti di godersi le meraviglie della loro Valle non più illuminata dagli stanchi raggi del Sole ma da quelli ben più caldi e luminosi di una stella distante 450 anni luce dal nostro sistema solare.
I periodi dell'anno migliori per visitare Montecatini Terme.
SEMPRE
I segreti dei Palazzi o dei personaggi che hanno abitato Montecatini Terme.
La Torre dell'Orologio di Montecatini Alto
La presenza dell'uomo nella zona della attuale Montecatini Terme è molto antica. Probabilmente fin dal Paleolitico la regione fu frequentata da cacciatori itineranti, ma è solo a partire dal Mesolitico che numerosi insediamenti sono ben testimoniati, specialmente nella fascia collinare della Valdinievole della quale Montecatini è il centro maggiore.
Agli inizi del XIV secolo ai confini della Valdinievole si affacciò una nuova potenza: Firenze. I Fiorentini come prima cosa indebolirono quelle che fino al loro arrivo erano state le potenze dominatrici del luogo, Siena e Arezzo, ma proprio mentre Firenze stava per realizzare i suoi progetti di dominio, nel nord-ovest della regione una rivolta di Ghibellini nei primi anni del 1300 riuscì a rallentare tale processo. A capo di tale rivolta vi era Uguccione della Faggiola, che nel 1312 divenuto vicario imperiale e signore di Pisa e Lucca, minacciò direttamente Firenze. La guerra fu inevitabile visto che da tale scontro dipendeva il dominio dell'intera regione Toscana.
L'anno decisivo fu il 1315 Uguccione tentò di assediare Montecatini, considerata roccaforte strategica, ma proprio grazie alla sua ottima posizione e all'aiuto degli alleati fiorentini, il tentativo di assedio fallì. Il 29 agosto sotto le mura di Montecatini vi fu lo scontro decisivo. L'esercito Guelfo (Fiorentini e alleati) fu preso di sorpresa da quello Ghibellino di Uguccione furono migliaia le perdite umane e i prigionieri.
L'anno successivo Uguccione fu costretto a fuggire e prese il suo posto Castruccio Castracani degli Antelminelli. Quest'ultimo divenne prima signore di Lucca poi di Pisa e riuscì ad estendere il suo potere in Toscana sempre di più. Nel 1323 Castruccio tentò di impadronirsi di una delle roccaforti di Firenze, Fucecchio, ma ferito fu costretto a ritirarsi, ed iniziò così una lenta ma inesorabile ripresa del potere fiorentino, che tornò a dominare anche la città di Montecatini.
Nel 1530 ai piedi di Montecatini si provvide a costruire alcune vasche adatte a contenere i già conosciuti bagni termali, che avevano assunto i nomi di "mediceo" o "tondo", e "dei merli" o "della rogna".
Un'altra guerra vide nuovamente Montecatini al centro di una disputa, essa iniziò nel 1554 e come protagonisti aveva da una parte Cosimo I de' Medici e dall'altra Pietro Strozzi rispettivamente rappresentanti di Firenze con alleanza ispanica e di Siena con alleanza francese. Il 21 giugno dello stesso anno Montecatini fu occupata da Siena. Montecatini in realtà non si oppose a tale occupazione, anche perché un certo Cornelio Bentivoglio, precedette lo Strozzi diffondendo la notizia che egli fosse un liberatore.
Montecatini un tempo fortezza inespugnabile versava ormai in cattive condizioni causate dal degrado stesso e dalle dure prove sostenute nei secoli di battaglie. Così quando i Medici con le loro truppe tornarono all'attacco Montecatini ricadde sotto mani medicee che la saccheggiarono senza pietà portando via persino porte e finestre. Cosimo non contento e pieno di rancore per Montecatini che prima si era lasciata conquistare senza opporre resistenza e poi aveva combattuto per non tornare sotto il dominio Medici, ordinò di "sfasciarla dalle fondamenta"; e così per giorni e giorni ottocento uomini si accanirono contro mura, torri e case; dalla distruzione si salvarono solo centosessanta abitazioni, tre conventi, il palazzo del Podestà e il palazzo di Giustizia.
La zona era comunque rimasta insalubre a causa del ristagno delle acque (dell'attuale Padule di Fucecchio). Agli imprenditori locali si affiancarono quelli stranieri, che sotto la spinta del Granduca Leopoldo, costruirono dei canali per lo smaltimento delle acque ed il territorio fu bonificato, quindi per facilitare l'uso delle apprezzate sorgenti termali si fecero costruire gli stabilimenti: Tettuccio 1779, Bagno Regio 1773 e le Terme Leopoldine 1775.
Uno stabilimento termale
I secoli trascorsero più o meno tranquilli fino ad arrivare agli inizi del XX secolo, più precisamente 1905, quando quello che un tempo era stato un piccolo borgo ai piedi del colle di Montecatini divenne "Comune di Bagni di Montecatini". Questo nome però non ebbe fortuna, e fu mutato in seguito in quello attuale, "Montecatini Terme".
Negli stessi anni a cavallo del XX secolo l'offerta turistica si era perfezionata e diversificata. Gli alberghi erano cresciuti per numero e qualità, era inoltre sentita la necessità di abbinare alle cure il divertimento, il relax, lo sport. Erano perciò sorti ristoranti alla moda, teatri, locali notturni, un casinò e personaggi famosi iniziarono a frequentare la città. Infatti fra la fine dell'Ottocento e primi decenni del Novecento era facile incontrare, nei viali alberati, nei parchi o nei locali della città, personaggi come Giuseppe Verdi, Pietro Mascagni, Ruggero Leoncavallo, Trilussa, Beniamino Gigli o Luigi Pirandello.
Grazie a questi personaggi famosi Montecatini diventò un vero e proprio punto di incontro di fama internazionale: vi si discuteva di politica, si concludevano affari. La sua fama crebbe al punto che, nel 1926 registrò ben 75. 000 presenze di non residenti, una cifra ragguardevole per quell'epoca.
La notorietà riconosciuta della cittadina venne rimarcata dalla visita del capo del governo, Benito Mussolini, il 16 maggio 1930, accompagnato da Lando Ferretti.
Durante la seconda guerra mondiale, don Giulio Facibeni e l'Opera della Divina Provvidenza Madonnina del Grappa di Firenze gestiscono un orfanotrofio a Montecatini presso la Villa Forini Lippi. In esso, come nelle altre case dell'Opera in Toscana, troveranno rifugio diversi bambini ebrei, tra i quali i fratelli Cesare e Vittorio Sacerdoti. Facibeni riceverà per questo l'onorificenza di giusto tra le nazioni dall'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme.
Il 24 ottobre 1957 moriva al Grand Hotel & La Pace il celebre stilista francese Christian Dior.
Montecatini Terme è oggi una delle più famose mete in Italia per il turismo termale.
Lo stemma del comune è regolato dal Regio Decreto del 12 agosto 1908. Si tratta di uno scudo troncato: al pr
*Distanze in linea d'aria